Nonostante la cucina francese sia criticata e poco apprezzata dagli italiani, è ritenuta una delle migliori del mondo e Parigi è conosciuta come la capitale della gastronomia.
In effetti i sapori della cucina francese e le abitudini alimentari dei vicini d’Oltralpe, sono abbastanza distanti da quelli degli italiani ma questo non significa che la cucina non sia buona di per sé: i condimenti utilizzati sono per lo più a base di burro anzichè olio d’oliva, non ci sono i nostri tanto cari “primi piatti” a base di pasta e riso (che invece vengono spesso serviti come contorni!) mentre invece sono sempre presenti sulla tavola dei parigini le famose “salse”, servite e preparate in numerosi modi e che conferiscono ai piatti l’inconfondibile gusto francese.
La Haute Cuisine, e la più recente Nouvelle Cuisine, hanno reso la gastronomia francese celebre nel mondo. Parigi, da sempre regina in campo gastronomico, è forse l’unico luogo al mondo con un così grande ventaglio di locali e offerte gastronomiche.
A Parigi esistono migliaia di locali di ogni tipo e categoria e c’è solo l’imbarazzo della scelta tra ristoranti tradizionali, regionali ed etnici, pizzerie e fast food.
Per chi ama vagare per tutto il giorno in città, la cucina locale offre tutta una serie di gustosissimi piatti e cibi da consumare velocemente in strada a qualsiasi ora del giorno.
La prima colazione in Francia è molto simile a quella italiana. Generalmente consiste in una bevanda calda (caffè, tè, latte), pane con burro e marmellata, spesso sostituiti da cereali, qualche frutto o succo di frutta. Tipiche sono le viennoiseries, cioè prodotti di panetteria spesso a base di pasta sfoglia come per esempio i croissants, le madeleines o i pains au chocolat. In realtà le viennoiseries vengono spesso servite a colazione negli hotel o consumate nei bar mentre non sono un abitudine per le persone che consumano la prima colazione a casa.
Per chi si reca a Parigi da turista, a colazione è imperdibile il croissant, che qui non ha il sapore al quale siamo abituati … per strada si resta decisamente inebriati dai profumi delle pasticcerie … i croissant, deliziosi, soffici, si sciolgono in bocca.
Al mattino è da provare anche la tipica abitudine parigina: acquistare la baguette, il classico pane a forma allungata, e portarla sotto il braccio. La baguette è ottima per un veloce spuntino, da consumare assieme ai famosissimi formaggi francesi (brie, camembert, crottin de chavignol, Pont l’Eveque etc) e le jambon – il prosciutto.
Per una gustosa sosta è consigliata anche la “crêpes“, che è un pò il simbolo della cucina francese e una delle sue specialità famose in tutto il mondo. Crêpe con cioccolato, crêpe con zucchero, crêpe con formaggio…non si può lasciare Parigi senza aver gustato un’autentica crêpe!
La sera, dopo una giornata alla scoperta della città, una buona cena è un ottimo modo per concludere la giornata.
La scelta del ristorante a Parigi, città metropolitana e cosmopolita, è ormai infinita … ristorantini vegetariani, indiani, greci, vietnamiti, nordafricani, piccoli bistrò, kebaperie; ma trovandosi nella città della gastronomia vale forse più la pena di provare una delle specialità propriamente francesi, tra cui le varie zuppe, le ostriche e i frutti di mare in generale, le lumache, le salades composées, i famosi patés, lo stufato di agnello o di vitello, la cassoulet o la choucroute (piatto di salcicce con crauti).
La composizione classica di un pasto francese si riconduce sostanzialmente a 3 portate: gli antipasti e/o primi piatti (hors-d’oeuvres o entrées), i secondi ovvero il piatto principale (plats) e i desserts.
Le entrèes sono generalmente costituite da insalate (salades), mousse e pate di carne o pesce, piatti di sottaceti (assiette de crudités), salumi (jambon de Paris , Jambon cru, saucisson salame), passato di verdure (potage), minestra (soupe), brodo concentrato (consommé), e per i palati più raffinati piatti di ostriche (huitres), crostacei (crustaces) e frutti di mare (fruites de mer).
I plats, che costituiscono il piatto principale del pasto, sono divisi tra carni (viandes) e pesci (poissons), con i relativi contorni (garnitures), a volte, come detto, di pasta (pate), più spesso costituiti da patate fritte (frites), bollite (à l’anglais), crocchette (Dauphine).
Non si può terminare un buon pasto senza un buon dolce o meglio un dessert, che non prevede solo i dolci veri e propri, di solito farciti con molta abbondanza di panna montata (chantilly), ma anche e soprattutto i formaggi, poichè è risaputo che la Francia è un paese di grande tradizione nella produzione dei formaggi. Difficilmente viene servita della frutta fresca nei ristoranti.
A Parigi ci sono migliaia di posti dove mangiare e bere a ogni ora del giorno e della notte. Ristoranti, bistrot, brasserie, bar a vin, café, crêperie e molto altro ancora. L’offerta culinaria è la più ampia che si possa immaginare.
Per apprezzare la cucina tipica francese a Parigi, si devono preventivare almeno 20-25 € di spesa; considerando un paio di piatti, vino e caffè.
Le grandi catene, come Chez Clement, Léon, Hippopotamus o Flam’s, offrono un buon rapporto qualità prezzo ma per apprezzare un ambiente più raccolto, non potete non entrare in uno dei moltissimi bistrot/brasserie.
Contenere in pochi cenni i tratti salienti della cucina francese è però impossibile: essa trae le sue origini dalla cucina di corte dei XVIII secolo, fondata non tanto sulla ricerca dell’armonia e della riconoscibilità degli ingredienti quanto sulla capacità dello chef di stupire gli invitati mascherando e sovrapponendo sapori ed ingredienti.
Parigi, paradiso gastronomico, è considerata tutt’oggi capitale della filosofia del gusto espressa nella cultura della buona tavola e del buon bere, oggi riconosciuta sotto la categoria della Nouvelle Cuisine, che prevede la codifica di alcune regole per la presentazione dei cibi.
La presentazione coreografica dei cibi direttamente nel piatto, le cotture brevi con conseguente integrità del cibo e la creatività personale acquisiscono un’importanza fondamentale, assieme al ruolo dello del cuoco cono la sua libertà di scegliere, di sperimentare.
In altre parole, la nouvelle cuisine, nei suoi anni d’oro ha lasciato un segno rilevante nell’evoluzione della gastronomia e tuttora concede in molti ristoranti di Parigi piaceri culinari di rara qualità ed eleganza.